Dettagli opera

Esodo delle lettere e delle parole, 2018. Tecnica: elaborazione a rilievo su carta realizzata a mano e lettere sparse e incollate, cm 60x 80.

“…Le lettere che formano le parole fuggono e cadono dal contesto in cui sono state collocate, si sentono inutili, superflue…perché le parole sono inutili senza i fatti, sono inutili per le mancate promesse, i tardivi pentimenti, gli amori traditi, come le parole scritte sulla sabbia o sulla neve, che non resistono al vento o si sciolgono al sole”. Sono queste alcune delle considerazioni di Eraldo Di Vita a margine della più recente fase della produzione artistica di Rosella Quintini, di cui “Esodo delle lettere e delle parole”, presente in questa rassegna, è parte integrante. E in effetti vediamo una progressiva liquefazione del “discorso” , che è la parte più larga e resistente della superficie, una sorta di “pangea”, in grafemi, isolotti, unità elementari che vanno ognuno per proprio conto. Riusciranno a ri-aggregarsi, in nuovi contesti, in nuovi discorsi? Per ora la loro rivoluzione è riuscita a sottolineare, almeno, quanto siano esteticamente interessanti, sia pure ridotti a puri segni.