7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Anna Esposito

È nata a Roma, dove vive e lavora. Il percorso artistico di Anna Esposito s’inserisce e attraversa creativamente gli ultimi cinquant’anni di vita culturale italiana. Inizia l’attività negli anni ’60, periodo in cui al fianco di artisti come Schifano e Rotella esplora l’ambiente circostante, considerandolo stimolo di possibili operazioni artistiche. La prima mostra dell’artista risale al 1966 e già due anni dopo è presente al Palazzo delle Esposizioni di Roma con una collettiva in occasione della VI Biennale delle Arti figurative. Poi un vorticoso crescendo che l’ha portata in tutto il mondo a partire dagli anni Settanta e nelle sedi espositive più prestigiose, vincendo anche numerosi premi. Il coraggio le ha permesso di intraprendere una carriera importante, fatta di tappe spesso all’epoca precluse alle donne, come le Biennali di San Paolo del Brasile e di Venezia, la Quadriennale di Roma, inviti e scritti di Palma Bucarelli, Achille Bonito Oliva, Elio Pecora, Claudio Strinati e molti altri critici e intellettuali del Novecento. Avere il coraggio di cogliere in flagrante le contraddizioni di un’epoca e di un costume sociale universalmente accettato, puntare il dito sulle molteplici forme di stupidità collettiva restano un lavoro socialmente utile. E quello che è stato un punto d’arrivo per molti, distrutti dalla critica, dal senso di isolamento, da incomprensione e antipatia suscitati, per Anna Esposito è stato un punto di partenza. Lei non si è mai arenata e, combattiva, ha portato avanti le proprie idee continuando a produrre opere di grande rilevanza artistica e sociale, rinnovandosi tecnicamente e poeticamente, come testimoniato negli anni ’80 e ’90, quelli dell’esplosione del problema ecologico. E poi il mondo animale, quello umano, i grattacieli, gli agglomerati di soldati, la chiesa e i suoi vescovi, il tutto trattato con profondità, lasciando sempre allo spettatore quello che, tornando al mondo cinematografico, non esitiamo a definire un “riso amaro”.