7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Annamaria Gelmi

Studia all’istituto d’Arte di Trento, all’Accademia di Brera a Milano con Cantatore e all’Accademia di Venezia con Saetti. Tiene la sua prima mostra a Trento, alla galleria Mirana, nel 1970, dove usa materiali plastici come il plexiglas e il metacrilato realizzando opere di scultura e installazioni che giocano sulla trasparenza, altre con interventi a china su grandi fogli di acetato con figure geometriche elementari che, appese, proiettano ombre coinvolgendo lo spazio. Nel 1978 viene invitata per un soggiorno a Murano dove lavora il vetro con i maestri vetrai e realizza diverse opere. Nei primi anni ‘80 si allontana dal lavoro minimalista, essenzialmente bianco e nero, per usare il colore. I lavori che connotano questo periodo sono memorie della storia, frammenti di architetture classiche, colonne, frontoni e labirinti tutti realizzati su carta Giapponese intelata. Di questo periodo sono le personali nelle gallerie: M.A.R.T. Palazzo delle Albere Trento; Palazzo dei Diamanti Ferrara e di Hofgarten, Innsbruck, Austria. Realizza negli anni ’90 le sculture – installazioni in ferro, pietra e ottone come Il giardino dell’altrove, Il labirinto, Mistero Sacro e Il giardino. Nel 1995 il libro SKY LINE è presentato alla XLVI Biennale Internazionale di Venezia. Dal 2000 presenta le sue opere su tela e le installazioni in ferro: nella Chiesa SS. Giacomo e Filippo Andora, alla Facoltà di Teologia Università di Innsbruck Austria, all’Istituto Italiano di Cultura di Innsbruck Austria e allo Studio Lattuada a Milano. Partecipa nel 2008 alla Biennale di Gubbio a cura di Giorgio Bonomi. Tra le altre cose realizza libri d’artista con Andrea Zanzotto, presentati nel 2009 ad Innsbruck al Museo Hofburg con il titolo di Wind and Poppyns.. Nello stesso anno viene allestita a Dhaka (Bangladesh) la mostra International Mother Language Art. A Torino la vediamo nella Biennale di Racconigi nel 2010 con testo in catalogo di Luciano Caramel. Tiene un’importante personale nel Castello di Rivara (TO) dal titolo Inarchitettura con testo in catalogo di Giorgio Verzotti. Realizza nel 2011 il libro DOLOMITINEWYORK presentandolo a Monaco (Germania) a Spazio Italia – Aeroporto, al MoMa di New York e a Bruxelles (Belgio) allo European Union Committee of the Regions. A Montegrotto Terme (Pd) prende parte a Non solo libri, Biennale Internazionale del libro d’artista. Realizza dei vetri per il Museo Internazionale del Vetro di Altare Savona (2012). Nella città di Roverè della Luna (Tn) nel 2013 allestisce la mostra Croci Incroci con catalogo di Allemandi con testi di A. Galizzi Kroegel, G. Larcher e P. Schiera. A Benevento Viaggio immaginario – omaggio a Massimo Faccioli, ARCOS Museo d’arte Contemporanea, a cura di Leo Faccioli e Massimo Pompeo. Nel 2015 presenta a Roma dei libri fatti a mano in Opere e libri alla Galleria Nazionale di Roma Il 2016 realizza diverse installazioni tra cui un’importante installazione nel duomo di S. Jacob, Innsbruck, Oltre il Sacro a cura di G. Larcher: una nella galleria Campari Wall, Milano, con Eden e più recentemente l’installazione Leukos al Museo Diocesano di Trento. Nel 2017 lavora a Venezia, e partecipa a: Without Land, Biennale di Architettura, Eventi Collaterali a cura di Boris Brollo. Inoltre è presente a: Trento, Galleria Civica, Almanacco 70 – Architettura e Astrazione, a cura di Campomarzio, Margherita de Pilati e Gabriele Lorenzoni. 116 Latina, Arte a scuola, Inpressione – omaggio a Mirella Bentivoglio, a cura di Leonardo Faccioli Massimo Pompeo Vicenza, Valmore Studio d’arte, Geometrie nello Spazio. Nel 2018 tiene le personali e collettive a: Biella, Museo Macis, La Vespa nella Storia e nell’Arte a cura di Mark Bertazzoli. Graz, (A) Universita’ di Graz, Facolta’ di Teologia, Croci Incroci a cura di Hans Walter Raukenbauer Riva del Garda (TN), ArteForte, a cura di Mariella Rossi. Nel 2019 espone alla Milano Miart con la galleria Loom di Milano.