7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Stefano Iori

Giornalista e scrittore mantovano, ha operato nel mondo del teatro come regista e attore dal 1977 al 1984, lavorando anche per la RAI. Debuttò come saggista nel 1992, col volume Scritture del teatro (ed. Provincia di Mantova). Si è rivelato al pubblico e alla critica con la filmografia ragionata I Grandi del cinema – Tinto Brass (Gremese Editore, 2000). Ha collaborato con vari editori in qualità di curatore, fra questi Editoriale Giorgio Mondadori. Ha firmato quattro libri di poesia: Gocce scalze (Albatros Il Filo, 2011); Sottopelle (Kolibris, 2013, con prefazione di Gio Ferri); L’anima aggiunta (Edizioni SEAM, 2014, con prefazione di Beppe Costa e traduzione in inglese a fronte – ristampa per i tipi dell’Associazione Culturale Pellicano, 2017), Lascia la tua terra – Sinfonia del congedo (Fara Editore, 2017 con note di Flavio Ermini, Gio Ferri, Rosa Pierno, Ida Travi). Nel 2015 ha pubblicato il romanzo La giovinezza di Shlomo (Gilgamesh Edizioni). Collabora con autori italiani e stranieri nella realizzazione di libri d’artista con poesie e incisioni. È direttore responsabile dei Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi e della rivista Menabò, nonché direttore artistico di Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio e del Sirmio International Poetry Festival. Sue poesie, oltre che in inglese, sono state tradotte in polacco, lituano, spagnolo e rumeno.