7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Paula Roush

Nata a Lisbona, vive a Londra dove è docente presso la London South Bank University e l’Università di Westminster. I suoi progetti indagano una radicale teoria della memoria attraverso pratiche fotografiche archivistiche che rimandano alla storia e all’oblio. Ha fondato MSDM (strategie mobili di visualizzazione e mediazione) che propone uno spazio collaborativo per le pratiche artistiche che utilizzano, promuovono e studiano strategie mobili di visualizzazione e mediazione. Il suo lavoro è un’intersezione aperta di diversi media, tra cui para-architetture, audio, video, fotografia, testo, poster, installazioni, giochi per computer, streaming web, interventi pubblici. Una estetica collaborativa in un mondo incentrato sul sé. Lavorando con commissioni fotografiche, residenze e mostre, Paula Roush è interessata all’intreccio tra la ricerca fotografica e la materialità dell’editoria cartacea. I suoi lavori di fotolibro sono narrazioni foto-testuali che tracciano il luogo, la memoria e l’identità. Il suo progetto di ricerca a lungo termine, Found Photo Foundation, esamina il collezionismo, l’archiviazione e la pubblicazione di fotografie orfane. Le sue opere sono state esposte al Museu da Electricidade e al Museu Nacional de Arte Contemporânea – Museu do Chiado (Lisbona), Museum für Gegenwartskunst Siegen, The Brighton Photo Biennial, The Photographer’s Gallery, South London Gallery and Space (Londra), P74 Gallery (Ljubljana ), W139 (Amsterdam) e numerosi altri musei e gallerie internazionali. Ha vinto una borsa di studio Fulbright, di premi CMCR per il Centro per la ricerca sui media e la cultura, di sovvenzioni per l’Arts Council in Inghilterra e della borsa di studio Bauhaus Kolleg. Il suo lavoro è nelle collezioni di EDP Foundation, National Art Library al Victoria & Albert Museum, Centre Pompidou Kandinsky Library, Museum of Modern Art Library, MACBA Museu d’Art Contemporani di Barcellona.