7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Nelio Sonego

Nelio Sonego nasce in Svizzera, a Sion, nel 1955. Frequenta e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova, di cui assimila lo slancio gestuale e vitalistico del segno, trasposto in chiave minimalista e astraente, fin dagli anni Settanta quando realizza Strutturali, composizioni grafiche definite da linee a matita tracciate con la squadra che riproducono elementi desunti da progetti architettonici (1978-80). A questo tipo di lavori, nel corso del decennio successivo, si accostano le forme essenziali, quasi archetipiche, dei Rettangoli Verticali. Tra il 1986 e il 1989 l’artista si concentra sulla figura del triangolo (Trisangoli) che viene replicato e disposto liberamente nello spazio.. In questa fase il suo interesse si concentra sulla definizione del segno che appare vigorosa e guizzante, aprendo agli Angoarcoli: opere essenziali caratterizzate da un energico e sinuoso decorativismo e, in certi casi, non prive di un’arabescata eleganza. Al 1990 risale il sodalizio con il poeta Carlo Invernizzi, in ragione di una comunanza di visioni e di intenti oltre che di una sintonia sul piano umano. Sei anni dopo Nelio Sonego firma infatti, con questi e con i pittori Gianni Asdrubali e Bruno Querci, il manifesto Tromboloide e disquarciata. Natura naturans che rappresenta una dichiarazione di poetica, redatta a Morterone (Lecco). Non a caso, sulla scia di questo progetto, vengono prodotti e pubblicati anche dei libri d’artista, ulteriore suggello e conferma 131 dell’esistenza di una relazione simbiotica tra arte e poesia. Il titolo del manifesto diventa, nel 1997, anche quello di una mostra realizzata presso il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia e che poi viene ospitata in altre città: alla Galleria Nothburga di Innsbuck e al Museo Rabalderhaus di Schwaz. La stessa esposizione nel 1999 viene nuovamente proposta in Italia, negli spazi del Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del comune della città lombarda. A partire dal 2003 gli Orizzontaliverticali segnano un nuovo snodo importante nello sviluppo della ricerca dell’artista: ritorna lo spunto geometrico sotto forma di rettangoli che però perdono il nitore degli esordi per acquisire un aspetto vibrante e mobile, ottenuto mediante il ricorso alla vernice a spruzzo. Tale passaggio sta a testimoniare anche un richiamo ad una sfera maggiormente connotata in senso interiore, ad una realtà diversa rispetto a quella empirica. Da alcuni anni Sonego realizza libri fatti a mano, processo in cui la scelta e il trattamento del materiale si rivela estremamente importante sul piano artistico. Negli anni Duemila hanno luogo diverse personali: alla galleria A Studio Invernizzi di Milano, alla Fondazione Ado Furlan di Pordenone, alla Galleria Civica a Rigo di Novigrad-Cittanova (Croazia), alla Meandar Gallery di Zagabria e alla Sala delle Pietre di Todi. Tra le esposizioni più recenti, la mostra tenuta, con l’artista Bruno Querci e Carlo Invernizzi, alla Neuer Kunstverein di Aschaffenburg (2012), la mostra Azioni antiche con gli artisti Alfonso Filieri, Lucilla Catania e Claudia Peill alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2015), e con Alfonso Filieri al Museo Mario Praz e Fondazione Primoli di Roma (2016), Museo Lapidarium di Novigrad (2017), e infine al Museo H. Andersen Roma, Galerie Wuensch aircube di Linz e L’occhio filosofico alla galleria A Arte Invernizzi Milano (2018).