7 Giugno 2019, Comments: Commenti disabilitati su Maria Grazia Tata

Ha svolto per anni la professione di architetto a Roma, dedicandosi anche a forme artistiche varie. Da dieci anni lavora, in un ex fienile nella campagna dell’Alto Lazio, a una ricerca artistica volta a scrutare le potenzialità, le qualità invisibili di materiali di diverso tipo, anche d’inciampo, e di reperti naturali. Si richiama al tempo, alla natura, ai miti, all’archetipo, alla poesia, al quotidiano. Ha esposto in gallerie d’arte, palazzi e luoghi storici, musei archeologici, chiese, in Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi eventi legati al mondo dell’arte e ha creato scenografie e costumi per spettacoli teatrali. 132 ‘EX LIBRI’ è un progetto work in progress nato per ‘Il maggio dei libri 2018’ Mibact. Ragnatele di materiali diversi, filo, rame, ferro, avvolgendo libri di diverso genere ne denunciano l’abbandono ma al tempo stesso li proteggono con la loro trama e li rendono più seducenti, inaccessibili. In ‘Cinquantacinque poesie’ di Kavafis i ragni collaborano a creare, intorno a una poesia significativa, una trama incerta, irregolare, improvvisata, segnata da interruzioni e nodi, ma che si sostiene saldamente nella complessità di azioni congiunte e solidali. Sommatorie di assemblaggi oggettuali ed evocativi della natura, sembrano essere finalizzate nel contempo a ravvisare la natura stessa delle cose. Arte come ierofania. (Enrico Anselmi, storico e curatore d’Arte). M. Grazia Tata cuce il cielo con la terra (Franco Arminio). Opere come luoghi segreti…dove trovare rifugio e stupore. Una visione privilegiata, quella di M.Grazia Tata, che ci suggerisce le tracce per l’ascolto della Natura e dell’Arte: un invito silenzioso a rispettare quanto di più prezioso ci circonda. Ma anche spartito musicale o pioggia che suona… (Raffaella Lupi, Galleria Sinopia Eventi Roma).