Dettagli opera

Un sacco di parole, 2018. Tecnica: sacco di tela juta fatto a mano pieno di carte scritte (carte da macero recuperate), cm 80 x 55.

La verità è tautologica, verrebbe da dire osservando l’opera di Francesca Cataldi intitolata “Un sacco di parole”. Perché si tratta proprio di un sacco, un sacco di tela di juta fatto a mano, riempito di carte scritte, recuperate dal macero. L’opera non “rappresenta” ma è ciò che realmente è. L’esatto contrario dell’asserzione magrittiana: “questa non è una pipa”. Quante implicazioni può contenere un’opera d’arte contemporanea! Gnoseologiche, estetiche, etiche. E tutto attraverso materiali “poveri” che consentono però, come in questo caso, flussi di senso e di comunicazione che vanno al di là della loro semplice “astanza”, nel senso brandiano, cioè, del loro essere qui e ora.