24 Aprile 2016, Comments: Commenti disabilitati su Roberto Malquori

Roberto Malquori (Castelfiorentino, 1929), è tra coloro che hanno sin dagli anni Sessanta dato vita alla risposta italiana alla Pop art, oltrepassando rapidamente, con l’originalità del suo lavoro, i confini del nostro Paese. Fu, ad esempio, l’unico connazionale ad entrare nel Bauhaus situazionista scandinavo, movimento internazionale fondato nel 1959 da Jörgen Nasch e da Asger Jorn, figure centrali del gruppo teorizzato da Guy Debord. L’attività creativa di Malquori acquista una sua maturità, con la definizione originaria di una poetica che sarà poi sviluppata con grande coerenza già nel 1963, quando prendono forma le prime opere di straordinaria modernità chiamate Iconosfere, Computer, Interrelazioni. In esse si affastellano e rigenerano immagini tratte dal mondo dei mass-media, parole, volti e loghi, oggetto di una rielaborazione sulle tele attraverso l’invenzione di una particolare tecnica che lo stesso artista spiega così: “Un décollage, ovvero trasferimento delle immagini, assemblate come meglio credevo… ecco che accostandole, moltiplicandole, sovrapponendole, potevo rappresentare lo spazio ricolmo delle raffigurazioni proposte continuamente dai mezzi di comunicazione”.