Giulia Niccolai (Milano, 1934) è una fotografa e poetessa italiana. Di madre americana e padre italiano, frequenta giovanissima il gruppo del Bar Jamaica e si lega al Gruppo 63. Nel 1966 pubblica da Feltrinelli il suo primo romanzo: Il grande angolo. A lungo legata sentimentalmente ad Adriano Spatola, nel 1972 fonda con lui, a Mulino di Bazzano, nell’Appennino Parmense, la rivista di poesia Tam Tam e l’omonima collana di poesia sperimentale. Si occupa di poesia concreta, poesia visuale, poesia sonora. Pratica il nonsense nella raccolta Greenwich. Successivamente si dedica alla poesia lineare.
Partecipa a numerose esposizioni di poesia visuale e nel 1979 cura con Adriano Spatola la rassegna Concreto & Visuale all’Università di Sidney e alla National Gallery di Melbourne, nello stesso anno entra a far parte del gruppo di poesia sonora Il dolce stil suono, con Adriano e Tiziano Spatola, Sergio Cena, Agostino Contò, Arrigo Lora Totino, Giovanni Fontana, Milli Graffi. Il volume Harry’s Bar e altre poesie (1969-1980), pubblicato dall’editore Feltrinelli nel 1981, raccoglie i testi sperimentali già pubblicati dalle edizioni Geiger e la raccolta Prima e dopo la Stein. Dopo la separazione da Adriano Spatola, vive a lungo in India, dove si raccoglie in meditazione e abbraccia il buddismo, divenendo monaca buddista nel 1990. Traduce autori di lingua inglese, tra i quali Gertrude Stein, Virginia Woolf, Patricia Highsmith, Dylan Thomas.