25 Aprile 2016, Comments: Commenti disabilitati su Emilio Villa

Emilio Villa è stato artista, poeta, biblista, intellettuale, fondatore di riviste e iniziative culturali, promotore di talenti artistici nonché fermo sostenitore di valori dell’avanguardia.

Seminarista milanese, si trasferisce a San Paolo (Brasile). Lì, oltre a fondare riviste come Habitat, conosce i testi di Caillois inerenti alla scrittura naturale e primigenia. Grazie al Noigandres apprende la poesia concreta e tematiche in pittura ancora sconosciute all’ambiente italiano.

Tornato a Roma, si dedica allo studio di filologia semitica e paleogreca; strumenti indispensabili alla sua creatività letteraria.

Il suo nome risulta fra i firmatari del manifesto razzistico fascista: si tratta di omonimia con il prof. Emilio Villa, collaboratore de “La difesa della razza” di Telesio Interlandi. Emilio Villa artista non ebbe mai a che fare con la politica, come testimonia il suo più noto studioso, Aldo Tagliaferri, che lo conobbe e frequentò personalmente per anni, ed Elena La Spina, in un intervento sul catalogo della Mostra di Reggio Emilia del 2008, sinora la più importante sull’intellettuale milanese.

Emilio Villa è ritenuto il precursore della neoavanguardia, del Gruppo 63 e dei Novissimi.È importante ricordare il suo impegno per far emergere personalità come Burri, Mirko, Novelli, Debernardi, Mario Francesconi e, più recentemente, Claudio Parmiggiani, Mimmo Paladino, Gian Ruggero Manzoni, Gino De Dominicis.

Negli anni cinquanta sperimenta una scrittura matrice del plurilinguismo, dove si compenetrano: il francese, l’inglese, lo spagnolo, il provenzale, il portoghese, il latino e il greco, il dialetto milanese. Allergico alla lingua Ytalyana (ritenuta di schiavitù), cerca di far interagire le lingue morte con quelle vive strutturate con una profonda conoscenza etimologica. Lavora anche con grandi artisti internazionali come Rothko, Duchamp, Matta, e con altri italiani come Schifano, Turcato e Lo Savio.