24 Aprile 2016, Comments: Commenti disabilitati su Marcel Duchamp

Marcel Duchamp (Blainville, Seine-Marittime, 1887 – Neuilly, 1968) Tra i padri fondatori dell’arte del Novecento, Marcel Duchamp si forma a Parigi, dove frequenta i corsi di pittura all’Accadémie Julian dal 1904 al 1905. I suoi primi dipinti risentono della lezione dei neoimpressionisti, dei “Nabis” e della pittura “fauve”. Successivamente si avvicina al cubismo, soprattutto nella sua componente “orfica”, ma già inizia a dipingere figure in movimento che richiamano il futurismo. Nel 1912 espone al Salon de la Section d’Or la versione definitiva del provocatorio Nu descendant un escalier che l’anno successivo sarà esposto anche all’Armory Show di New York suscitando grande scandalo ma anche grande risonanza per l’artista. Dipinto che, per G.C. Argan, ha la medesima importanza di quella avuta qualche hanno prima da Le demoiselles d’Avignon di Picasso. Ma proprio a partire dal 1913, D. abbandona la pittura e il disegno tradizionali e si dedica a forme d’arte sperimentali, proponendo come opere d’arte oggetti comuni (ready-made) tolti dal loro contesto e considerati opere d’arte perché l’artista li dichiarava tali (Ruota di bicicletta, 1913, e più tardi Scolabottiglie, 1914, Fontana, 1917), precorrendo il movimento Dada e anticipando per molti versi l’arte concettuale degli anni Sessanta. Nel 1915 Duchamp si trasferisce a New York, dove giunge con una sfera di vetro contenente “aria di Parigi”. La sua cerchia di amici comprende Man Ray, Picabia, gli Arensberg. A New York comincia a lavorare al Grande Vetro (La Mariée mise à nu par ses célibataires, même), opera enigmatica e ricca di allusioni ermetiche mai chiarita fino in fondo, nonostante le annotazioni dello stesso Duchamp. Nel 1918 si trasferisce a Buenos Aires, occupandosi prevalentemente di scacchi. Tornato in Francia nel 1919, frequenta il gruppo Dada parigino. Di nuovo negli Stati Uniti nel 1920, è tra i fondatori della rivista “New York Dada” e fonda con Dreyer e Man Ray la Société Anonyme; si dedica a ricerche ottico-percettive e realizza una serie di autoritratti in abiti femminili con lo pseudonimo Rrose Sélavy. Nel 1921 firma a Parigi il manifesto Dada souléve tout. Nel 1923 lascia incompiuto il Grande Vetro e torna a Parigi, dove si dedica quasi esclusivamente al gioco degli scacchi collaborando tuttavia a numerose iniziative artistiche dei surrealisti. Nel 1926 partecipa al film Entr’acte di René Clair e realizza con Man Ray e Marce Allegret il film Anemic Cinema. Nel 1942 si stabilisce definitivamente a New York e riprende a realizzare oggetti ironici giocando molto anche sul senso delle parole. Nel 1946 inizia a lavorare alla sua ultima grande opera, sorta di environment, assemblaggio scultoreo-erotico, che lo occuperà per vent’anni: “Etant donnés: 1° la chute d’eau, 2º le gaz d’éclairage”.